Da Proletari Comunisti
Protesta al ponte a Taranto – E dove starebbe la gravità?
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Una protesta legittima a Taranto, quella di mercoledì 16 fatta vicino al ponte girevole, al passaggio della nave “Carabiniere”, una protesta che segue quella davanti all’Ammiragliato contro la guerra imperialista in Ucraina, contro l’invasione e i bombardamenti della Russia, contro l’aumento delle spese militari e l’invio di mezzi, armi, soldati per una guerra tra predoni imperialisti, con la possibilità, come è successo in altre guerre, di usare Taranto come base di partenza per questa nuova impresa bellica, al servizio della Nato/Usa e dei padroni del mondo, compresi i profitti dei padroni italiani, Eni, Leonardo, ecc., diventa l’evento più da condannare, da reprimere, per Polizia/Digos, mass media nazionali (da Repubblica al Messaggero, ecc.) e locali, Istituzioni, e tutti i partiti dell’arco parlamentare da FdI-Lega a Pd-M5S che sulla guerra trovano, senza problemi, la loro unità.
Se non fosse preoccupante per il clima guerrafondaio in corso, sarebbe ridicolo!
Cosa è un “vilipendio delle Forze armate”, un grido “assassini” di fronte alla violenza immane della guerra a cui stanno dando il proprio sostegno anche i soldati italiani, che al posto di parole danno man forte a fatti pesanti che, altro che “offese”, provocano distruzioni, morti?
Cosa è una buccia, un mandarino caduti in mare di fronte alle bombe che stanno cadendo sui corpi delle persone, di donne, bambini?
Cosa è un legittimo grido “Vergogna” di fronte a uno Stato, un governo, che vuole ampliare la Base Navale di Taranto, spenderci miliardi, mentre voleva pure usare i soldi per le bonifiche per darli ai padroni, senza vergogna per i morti e i malati, la mancanza di lavoro, il dramma della salute di questa città?
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In questi giorni giornali nazionali parlano “allarmati” di Taranto per delle grida, mentre gli stessi giornali nessun rigo riservano quando muoiono operai, gente dei quartieri.
“Taranto non è città di guerra! Lavoro NO spese militari!”
“Le guerre degli imperi le pagano sempre i popoli”
“Non una base non un soldato per la guerra imperialista”
Questi ed altri striscioni erano i “terribili” messaggi aperti al passaggio della nave “Carabiniere”.
Qualcuno ha il senso della misura?
Dalla Gazzetta del Mezzogiorno: