La Polonia costruirà da dicembre una barriera per fermare il flusso di profughi spinti verso il confine dal governo della Bielorussia. Negli ultimi 50 anni sono stati costruiti 65 muri di confine, un quarto in Europa. L’Europa (26%) è seconda solo all’Asia (56%). Nei Paesi Ue dell’area Schengen la spesa totale per ostacolare le migrazioni forzate ha sfiorato il miliardo di euro. A cui andranno aggiunti gli stanziamenti per i 508 chilometri di frontiera che la Lituania ha deciso di puntellare con pali d’acciaio e filo spinato.
Intanto al confine con la Bielorussia le forze di sicurezza della Polonia hanno arrestato un centinaio di migranti e richiedenti asilo, dopo che la settimana scorsa ne avevano respinti altri usando gas lacrimogeni e idranti. E sono saliti a 12 i migranti in fuga, principalmente da Medio Oriente e Asia centrale, uccisi alla frontiera dal freddo o da altre condizioni ancora da accertare. Tra questi un bambino siriano di 1 anno, ritrovato senza vita in un bosco, e una donna palestinese, trovata morta in circostanze misteriose. La 44enne rifugiata palestinese proveniva dal campo profughi di Neirab, ad Aleppo, nel nord della Siria, ed era stata arrestata alla stazione ferroviaria mentre si stava recando a Minsk, capitale della Bielorussia, insieme a un gruppo di altri rifugiati. Il suo corpo è stato trovato nei boschi vicino al confine con la Bielorussia
Più di duemila richiedenti asilo ed immigranti sono ancora bloccati al confine tra Polonia e Bielorussia da diverse settimane, dopo che le autorità polacche si sono rifiutate di farli entrare.
La situazione è particolarmente grave per madri e bambini bloccati dal freddo estremo, senza alcun aiuto umanitario o sanitario.
Il numero di questi migranti è aumentato in una proporzione senza precedenti nelle ultime settimane, a causa della tensione tra Bielorussia e Polonia che a sua volta è al centro di uno scontro politico tra Unione Europea e Bielorussia. La Bielorussia sta cercando di spingere i migranti a entrare in Polonia, in modo da mettere in difficoltà le autorità polacche ed europee; la Polonia, uno dei paesi europei più ostili nei confronti dei migranti, si sta rifiutando di accoglierli, imponendo uno stato d’emergenza ai propri confini.
La situazione si è aggravata più di recente, quando il numero di migranti al confine è cresciuto. Mercoledì il governo bielorusso ha portato via dalla zona di frontiera circa mille migranti, sistemandoli in un centro logistico coperto vicino al confine e dando loro materassi, coperte e cibo: secondo diversi osservatori, la decisione sarebbe stata presa con l’obiettivo di diminuire la tensione con la Polonia e l’Unione Europea.