Dall’India, al Brasile, alla Turchia, i governi dittatoriali, fascio-populisti e reazionari hanno trasformato ancor più la pandemia in strage di masse proletarie e povere. Le loro politiche portano alla fame, al dilagare della povertà, alla guerra contro i loro stessi popoli.
Accade in India con Modi, dove il campione di quella che viene chiamata “la più grande democrazia del mondo” incarcera, deporta, tortura i lavoratori, i contadini, gli intellettuali, le masse popolari che si ribellano in armi guidate dal PCI(maoista)
Accade nel Brasile con Bolsonaro, un fascio populista negazionista oggi incriminato per la gestione criminale della pandemia, legato organicamente ai militari, ai grandi latifondisti e che per loro fa terra bruciata in Amazzonia, deporta i popoli indigeni, conduce una guerra contro le masse contadine povere…
Accade in Turchia col regime Erdogan che porta il terrore in Siria, nel Rojava, nel Kurdistan, che occupa militarmente la Libia, aiuta l’UE nei respingimenti antiimmigrati, espande l’influenza turca in Africa e reprime l’opposizione nel suo paese…