La corte d’appello di Torino ha confermato l’estradizione per Emilio, accogliendo così la richiesta della Francia. Resta il ricorso in Cassazione per la cui sentenza sono comunque prevedibili tempi brevissimi.
Emilio è colpevole di solidarietà. La Francia lo vuole incarcerare e processare per reati riferiti all’opposizione al Tav e alla solidarietà con i migranti.
Emilio è uno degli attivisti no tav più industriosi, un uomo che con le sue mani ha cavato dalla neve uomini, donne e bambini, e molto altro, e ha difeso con il suo corpo i migranti dalle brutalità della polizia di frontiera, per questo lo vogliono estradare!
Emilio è uno degli attivisti no tav più industriosi, un uomo che con le sue mani ha cavato dalla neve uomini, donne e bambini, e molto altro, e ha difeso con il suo corpo i migranti dalle brutalità della polizia di frontiera, per questo lo vogliono estradare!
Perché schierarsi con gli oppressi e gli indifesi per questo sistema assassino è un reato! Non uccidere, non devastare in nome del profitto! Così chi si organizza e lotta a testa alta contro le stragi dei padroni, contro questo sistema criminale, fatto di pochi che distruggono tutto e tutti, la natura, la vita, il lavoro, il futuro di una comunità, diventa il nemico assoluto, da reprimere con ogni mezzo, legale e illegale.
Emilio come Mimmo Lucano, come Nicoletta, come Lorena Fornasir, come tanti altri e tante altre, sono tutti colpevoli di volere una società e un mondo più giusto e vivibile per tutte e tutti.
Allora è questo sistema è il vero cancro da abbattere. E ci vuole una nuova resistenza, ci vuole un fronte unito e di massa contro la repressione e in solidarietà con i prigionieri politici e sociali, con quanti non accettano di mettersi in ginocchio di fronte a questo sistema assassino. Ma ci vogliono anche atti concreti e immediati di solidarietà, perché contro la repressione non bastano le tastiere, bisogna mettersi in gioco anche con i corpi.
Ben vengano quindi iniziative concrete di solidarietà, anche creative, strade, piazze, muri e tanto altro può essere attraversato dall’amore della solidarietà