Sosteniamo la Cassa Nazionale di Resistenza. Le lotte non si processano!
VENERDÌ 8 OTTOBRE 2021 DALLE ORE 18:00 ALLE 23:00
REPRESSIONE, MUTUALISMO, CONFLITTUALITA’
LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA: USIAMOLA!
LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA: USIAMOLA!
TRASFORMIAMO LA REPRESSIONE IN FORZA.
Sono anni ormai che operai e operaie, lavoratori e lavoratrici in lotta, di tutta Italia, subiscono una dura repressione.
Assistiamo ad un’evidente ridefinizione del assetto sociale, politico, produttivo; volta allo smantellamento di intere filiere della produzione e della distribuzione. Lo scopo principale è quello di far fronte alla crisi determinatasi già prima della pandemia e che proprio a causa di questa, ha subito un’ulteriore accelerazione.
Confindustria e Stato procedono verso una sempre maggiore precarizzazione del lavoro, unita ad una sempre più violenta repressione, ai danni di chi si oppone ad un processo di immiserimento della propria vita materiale.
Nella schizofrenica necessità di produrre, ritmi massacranti e sistemi di sicurezza inesistenti, fanno delle morti sul lavoro un’inevitabile tragedia quotidiana. In nome del profitto, la perdita di una vita e’ solo un effetto collaterale.
Assistiamo ad un’evidente ridefinizione del assetto sociale, politico, produttivo; volta allo smantellamento di intere filiere della produzione e della distribuzione. Lo scopo principale è quello di far fronte alla crisi determinatasi già prima della pandemia e che proprio a causa di questa, ha subito un’ulteriore accelerazione.
Confindustria e Stato procedono verso una sempre maggiore precarizzazione del lavoro, unita ad una sempre più violenta repressione, ai danni di chi si oppone ad un processo di immiserimento della propria vita materiale.
Nella schizofrenica necessità di produrre, ritmi massacranti e sistemi di sicurezza inesistenti, fanno delle morti sul lavoro un’inevitabile tragedia quotidiana. In nome del profitto, la perdita di una vita e’ solo un effetto collaterale.
Emblema di questo clima preoccupante è Adil: compagno del SiCobas, ammazzato brutalmente da un crumiro, durante un picchetto.
Se non con la morte, lo Stato mette in atto altri strumenti repressivi: denunce, processi, sanzioni e licenziamenti.
Se non con la morte, lo Stato mette in atto altri strumenti repressivi: denunce, processi, sanzioni e licenziamenti.
Dal momento che la solidarieta’ e’ un’arma, organizzarsi per dare supporto a tutti i compagni e le compagne colpite, appare doveroso. Tralasciando le ripercussioni emotive che possono comportare questo genere di limitazioni, sono in verita’ le risorse economiche la reale problematica di chi si vede costretto a far fronte a quelle azioni repressive di cui parlavamo sopra.
La costituzione di una cassa di resistenza, permanente e nazionale, e’ quanto mai urgente.
Per noi di Santa Fede il primo passo di questo percorso e’ l’iniziativa del 8 ottobre, momento di dibattito e finanziamento, che ha lo scopo di riportare all’attenzione di molti il tema della repressione.
La costituzione di una cassa di resistenza, permanente e nazionale, e’ quanto mai urgente.
Per noi di Santa Fede il primo passo di questo percorso e’ l’iniziativa del 8 ottobre, momento di dibattito e finanziamento, che ha lo scopo di riportare all’attenzione di molti il tema della repressione.
Interverranno attivist* del sindacalismo di base, disoccupat* organizzat* colpiti dalla repressione e dalle accuse di associazione a delinquere
attivist* di spazi liberati ed autogestiti
attivist* di spazi liberati ed autogestiti
Al termine del dibattito seguiranno cena sociale e concerto con: Daniele Sepe e Marì Cerbone Zingarina
Per l’evento è previsto, all’ingresso, una sottoscrizione libera e spontanea per sostenere la Cassa Nazionale di Resistenza