presidio davanti al Tribunale lunedì 7 giugno 2021 alla ore 9.00
Lunedì 7 giugno alle ore 9.30 si terrà una nuova udienza del processo contro 4 compagni accusati di aver contestato la presenza delle bandiere sioniste alla manifestazione del 25 aprile 2018 a Milano. Contestazione messa in atto in appoggio alla Marcia per il Ritorno con cui in quel periodo i palestinesi rivendicavano il diritto a ritornare nelle loro terre e che grazie ai cecchini sionisti fu pagata con più di 180 uccisi, tra cui 44 bambini e 4 donne, e oltre 20 mila feriti.
Questa nuova udienza cade in un periodo in cui altre pagine di sangue sono scritte nella storia della Palestina. Ancora una volta l’eroico popolo palestinese sta mostrando la volontà di non soccombere e di reagire contro il razzismo sionista. Quella di questi giorni di maggio è una rivolta di tutto il popolo da Gerusalemme est, alla Cisgiordania, alla striscia di Gaza, ai palestinesi dei territori del ’48, formalmente cittadini israeliani, che per la prima volta sono scesi massicciamente in campo, prima con la rivolta di piazza e poi con lo sciopero generale totale. Si tratta di una rivolta che ha reagito all’accelerazione della pulizia etnica messa in atto dal regime colonialista con la caccia all’arabo, la deportazione delle famiglie palestinesi e l’assalto alla moschea di Al Aqsa a Gerusalemme est nel pieno di una funzione religiosa che vedeva la presenza di decine di migliaia di fedeli.
La reazione sionista alla rivolta palestinese ha mostrato ancora una volta il vero volto di questo colonialismo genocida con bombardamenti massicci, stragi di donne e bambini e distruzione delle condizioni di sopravvivenza della popolazione di Gaza. Oggi questo odioso colonialismo con il progetto della Grande Israele (dal Sinai a Golfo Persico) è perfettamente funzionale ai piani imperialisti degli Usa, e degli stati europei, di dominio e sfruttamento dei popoli dell’area mediorientale. Per questo le classi dirigenti occidentali, Usa e Germania in testa, sono tutte schierate in maniera compatta nel tentativo di rovesciare la storia riecheggiando la propaganda sionista tesa a far passare gli oppressori come vittime.
E non è da meno la classe dirigente del nostro paese che dal PD a Fratelli d’Italia, passando per la Lega e l’M5S, ha sposato in blocco questa aberrante mistificazione.
Dall’altra parte, dalla parte di chi si oppone e lotta, di fronte a questo massacro del popolo palestinese, un’onda di mobilitazione si è levata in tutto il mondo e anche in Italia. Manifestazioni che si sono svolte con grande partecipazione sia nelle città dei cosiddetti paesi avanzati che in quelle dei cosiddetti paesi in via di sviluppo.
Manifestazioni che esprimono chiaramente la solidarietà alla giusta causa del popolo palestinese e che hanno visto in prima fila la presenza significativa di ebrei (anche religiosi praticanti) antisionisti a chiara testimonianza che non si tratta di una “guerra di religione” ma di una guerra tra un popolo oppresso e i suoi oppressori colonialisti, fascisti e razzisti.
È una mobilitazione che mostra che c’è tanta gente che vede le cose per come sono e non si fa disarmare dalla propaganda pro sionista che impera nel sistema dei media occidentale. In tutte le piazze, e anche nella nostra città, abbiamo visto di migliaia di giovani immigrati di seconda e terza generazione, principalmente dal Medioriente, ma non solo, scendere in campo assieme ai solidali italiani per esprimere una forte presa di posizione contro i massacratori sionisti.
Questa mobilitazione ci riempie il cuore e ci rinfranca nella nella determinazione di rovesciare il processo intentato nei nostri confronti in processo al sionismo come forma particolare di colonialismo di insediamento, simile a quelle messe storicamente in atto contro gli indiani d’America, gli aborigeni australiani e i neri in Sud Africa.
Da questa mobilitazione traiamo nuova forza e determinazione per portare avanti questa linea processuale con l’idea che possa costituire un contributo allo sviluppo di un fronte antisionista, antimperialista e antirazzista nei nostri territori.
Invitiamo tutti, solidali e immigrati, a partecipare al presidio davanti al Tribunale di Milano lunedì 7 giugno 2021 alla ore 9.00
Contro il sionismo e l’imperialismo USA e UE!
Contro il ruolo dell’Italia in quanto complice dello Stato di Israele!
Solidarietà alla lotta del popolo palestinese e alla resistenza dei prigionieri palestinesi!
Sosteniamo i compagni sotto processo!
Abbattere il capitalismo!
Diffondiamo e rilanciamo l’appello, qui di seguito, dei 4 compagni imputati.
MORTE ALL’IMPERIALISMO
LIBERTÀ AI POPOLI!
PALESTINA LIBERA!
Tutti gli imputati