Il nostro comunicato Fin da subito è apparso chiaro il tentativo di colpire l’attività politica del nostro collettivo, di attaccare non il singolo compagno ma tutta l’esperienza costruita in città a partire dalla vertenza contro Arci passando per lo sportello sociale e le lotte dei lavoratori che abbiamo sostenuto e alimentato.
Nel nostro percorso di lotta abbiamo da sempre denunciato e criticato duramente il sistema consociativo di potere costituito in primis da CGIL – Partito Democratico – mondo della cooperative.
Ci troviamo oggi a dover sostenere le spese legali di un procedimento penale che ha davvero dell’assurdo: perizie grafologiche, biometriche, cefaloscopiche, analisi delle celle telefoniche, delle scarpe, dei post pubblicati sulla nostra pagina facebook e tanto altro ancora.
Il nostro collettivo è composto da precari e disoccupati ed è per questo che non potendoci intimorire diversamente cercano di colpirci nella maniera più vigliacca possibile: ovvero sulla capacità economica di sostenere le elevate spese legali.
Sia ben chiaro, non ci siamo mai fatti spaventare da questo tipo di attacchi e non succederà nemmeno stavolta.
Chiaramente questo attacco repressivo è poca cosa rispetto a quello che stanno subendo tante realtà di lotta in tutta Italia in questi ultimi anni, ma è altrettanto importante non abbassare la guardia e rispondere con l’unica arma che abbiamo a disposizione: la solidarietà!
Chiediamo a tutte e tutti i solidali un piccolo aiuto economico
TOCCANO UNO – TOCCANO TUTTI