No Tav, presidio per Dana Lauriola: «In carcere da 164 giorni per aver parlato al megafono»
«Lei e le altre compagne devono essere subito liberate»: è l’appello delle «Fomne contra `l Tav», le donne che da anni si oppongono alla realizzazione della Torino-Lione
«Dana è in carcere da 164 giorni perché ha tenuto in mano un megafono spiegando le ragioni di chi non vuole il Tav, lei e le altre compagne devono essere subito liberate». È l’appello urlato dalle «Fomne contra `l Tav», il gruppo di donne che da anni si oppone alla realizzazione della Torino-Lione, che oggi pomeriggio (27 febbraio) si è ritrovato sotto la sede Rai di via Verdi, a Torino.
Le Fomne chiedono la scarcerazione delle compagne No Tav, fra cui la portavoce del movimento Dana Lauriola.
Fra i presenti anche la storica esponente del movimento Nicoletta Dosio. «Il Tav deve essere fermato — spiega — il Covid dovrebbe insegnare qualcosa, quando la natura viene devastata alla fine reagisce e si difende. Un centimetro di Tav vale 2 mila euro e poi non ci sono abbastanza vaccini per contrastare l’epidemia».