Non ha avuto nemmeno il tempo di partire il corteo che ieri sera a Palermo voleva dirigersi verso piazza Indipendenza, sede della Regione Siciliana, per protestare contro Musumeci e i decreti del governo, perché la polizia ha caricato i manifestanti a suon di manganello.
I decreti del governo Conte che dovrebbero arginare gli effetti della pandemia da coronavirus colpiscono nella sostanza soprattutto proletari e masse popolari, lavoratrici e lavoratori che perdono il lavoro e non hanno nemmeno la cassa integrazione, o quando ce l’hanno devono aspettare mesi e mesi… O colpisce ancora di più chi già era disoccupato, precario, e non riesce a pagare nemmeno l’affitto di casa…
La protesta di questa “piazza”, che rappresenta la rabbia, troppo spesso repressa, che si scatena rispetto alle condizioni attuali, è stata attaccata violentemente dalla polizia: dopo alcuni minuti di scontri, tra fumogeni e lancio di oggetti vari, i manifestanti hanno lasciato la piazza. Due manifestanti sono stati fermati dalla polizia.
È chiaro che quanto più la situazione si aggrava tanto più sarà necessario che i proletari, gli operai, i lavoratori e i precari di ogni settore, i senza casa e tutti coloro che ne subiscono gli effetti si prendano le piazze!
Una piazza che sia chiaramente ben distinta, perché distinti sono gli interessi di classe, dall’altra “piazza”, per esempio quella di ieri sera piena di un centinaio di commercianti e bottegai vari, sostenuti dai fascisti di Forza Nuova a Casapound che protestano perché non vogliono chiudere ristoranti, bar, palestre e vogliono “essere pagati”…