Sabato 24 ottobre a Trieste una manifestazione promossa da Son Giusto Trieste – un cartello che raccoglie alcuni gruppuscoli neofascisti – nella piazza in cui Strada SiCura e Linea d’Ombra prestano il primo soccorso e accoglie migranti in arrivo, è stata contestata da antirazzisti e antirazziste, violentemente caricati dalla polizia.
L’evento xenofobo e di apologia del fascismo è stato autorizzato dalla Questura. La polizia ha mandato 2 ragazze in ospedale per le manganellate e ha fatto sgombrare le panchine della una piazza dai cittadini “non graditi” agli organizzatori della manifestazione
Al solito protetti dalla polizia, con saluti romani e slogan a sostegno dei neonazisti di Alba Dorata.
Comunicato di Linea D’Ombra ODV
Un piccolo gruppo di estremisti di destra, coadiuvati da naziskin provenienti dal Veneto, ha attuato sabato 24 ottobre una dimostrazione aggressiva nei confronti di chi, in quella stessa piazza, ogni giorno aiuta migranti in transito dalla rotta balcanica e persone fragili che non hanno altra forma di aiuto.
Noi di linea d’ombra eravamo là, come ogni giorno, insieme a Strada Si cura, e possiamo testimoniare la gestione totalmente inadeguata da parte di chi avrebbe dovuto garantire l’ordine pubblico ed ha finito invece per generare una situazione ad alto rischio.
Prefetto e Questore di Trieste sono responsabili di una catena di scelte sbagliate e incomprensibili. Non basta dire che la manifestazione era autorizzata. Piazza della Libertà non andava concessa a un gruppo ben noto per il linguaggio minaccioso e violento nei confronti dei volontari che operano proprio in quella stessa piazza; e non andava concessa perché, oltre a essere un luogo simbolo, è anche difficilmente gestibile dal punto di vista dell’ordine pubblico, essendo poco più che una rotonda spartitraffico. Sono stati fatti allontanare con la forza e senza alcun valido motivo i pochi volontari che pacificamente presidiavano una parte della piazza, seduti e a distanza di sicurezza. Sono stati caricati, con estrema violenza e con l’uso spropositato del manganello, triestini e triestine inermi, che erano venuti ai bordi della piazza a portare la loro solidarietà, con il risultato di spingerli nelle braccia dei militanti di Casapound che hanno a loro volta aggredito gli antifascisti (difficile credere a una manovra casuale).
Abbiamo ascoltato dai microfoni di quella piazza solidarizzare con la organizzazione criminale Alba Dorata, insultare il Papa, le donne, i migranti, i volontari e le stesse istituzioni democratiche, richiamare i simboli della propaganda nazista antisemita anni trenta. Abbiamo visto fare il saluto fascista, abbiamo visto un assembramento di gente senza mascherina.
I resoconti della Questura che parlano di scontri tra antagonisti e dimostranti cercano di mascherare il disastro di una gestione tecnicamente sbagliata o, peggio, volutamente provocatoria.