La consigliera comunale Carpinello aveva srotolato uno striscione dal balcone del municipi. La norma applicata dalla polizia risale agli anni di piombo e prevede tra l’altro il divieto di coprirsi il volto per chi partecipa a manifestazioni
Per aver violato il divieto di coprirsi il volto durante una manifestazione politica in base alla legge 152/1975, la cosiddetta legge Reale dal nome del suo promotore Oronzo Reale, approvata nell’emergenza degli “anni di piombo”, la consigliera comunale uscente di Aosta Carola Carpinello (movimento di sinistra Adu) è stata denunciata a piede libero dalla polizia.
I fatti risalgono al 16 settembre scorso, quando il leader della Lega Matteo Salvini, contestato in quello stesso giorno anche a Venaria, nel Torinese, ha tenuto un comizio nella centrale piazza Chanoux del capoluogo valdostano: all’improvviso da un balcone del municipio è stato srotolato uno striscione con la scritta “No Lega Bella Ciao” da una persona con la tuta rossa e la maschera di Dalì, outfit dei protagonisti della celebre serie spagnola “La Casa di Carta”.
Le indagini della Digos hanno portato all’individuazione della consigliera comunale quale autrice del gesto. “Non avevo nessun motivo – ha detto – per celare la mia identità, la mia era una performance di protesta che comprendeva l’utilizzo della maschera. Infatti sono entrata in municipio timbrando il badge e senza nascondermi”.