29 settembre 2020
Morte alla Dozza: suicida un detenuto
E’ successo nell’ultimo fine settimana: a togliersi la vita è stato un uomo di origine straniera che si trovava in custodia cautelare nel carcere bolognese da alcuni mesi ed era recluso in una cella condivisa. La vicenda segue i due suicidi verificatisi nel 2019.
Ne ha ha dato notizia il Garante comunale dei detenuti, Antono Iannello. Nel 2019 all’interno della Dozza si erano verificati altri due suicidi che rimarrano ancora .
A marzo alla Dozza c’è stata una rivolta dei detenuti per non morire per il coronavirus nelle carceri fatiscenti e disumane della borghesia italiana. Lo Stato, di fronte alla pandemia, con il ministro Bonafede e i direttori delle carceri, ha risposto con ulteriori restrizioni per i detenuti (colloqui con i familiari, blocco degli ingressi). Questo ha portato alle rivolte a livello nazionale (anche a Bologna) e alla rappresaglia violenta di Stato che ha ucciso 16 detenuti (a Sant’Anna di Modena – dove è bene ricordarlo sono deceduti 12 detenuti, altri 4 sono deceduti dopo le traduzioni in altri istituti), e ha pestato, torturato, trasferito coloro che avrebbe identificato nelle proteste. E sempre a Bologna, a maggio, ha arrestato 7 compagni che hanno espresso la loro solidarietà fuori dal carcere.