Le proteste erano iniziate qualche giorno fa dopo il suicidio di un detenuto che si è impiccato per le disumane condizioni carcerarie.
Invece che svuotare le carceri si dà voce all’ inasprimento repressivo dei sindacati di Polizia Penitenziaria che vogliono i taser.
03 settembre 2020
AGI – Cinque agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti nella serata di ieri durante una rivolta nel carcere di Benevento. Gli agenti sono intervenuti per bloccare due detenuti di origine marocchina che hanno istigato la rivolta, ma sono stati aggrediti. Devastate e incendiate cinque celle e sfondato il muro di una di isolamento.
La sommossa è cominciata nel pomeriggio con atti di autolesionismo da parte dei due detenuti, già protagonisti dei disordini durante la fase di lockdown nel marzo scorso. All’origine di tutto, la protesta scaturita dal suicidio qualche giorno fa di un detenuto 34enne di origini marocchine trovato impiccato nella sua cella. La rivolta è stata sedata soltanto nella tarda serata. La procura di Benevento ha aperto un’inchiesta.