Ancora guardioni armati di taser e carabinieri contro il lavoratori in lotta alla Fedex di San Giuliano Milanese. Ancora una volta nella notte tra il 23 e il 24 luglio i padroni della Fedex utilizzano il loro piccolo esercito privato di guardioni, questa volta armati di taser, coordinandosi con i carabinieri per aggredire violentemente i lavoratori.
I licenziati politici della Fedex hanno deciso, con una coscienza e una determinazione ammirevole, che la resistenza e la lotta sono le loro uniche armi per riavere il loro posto di lavoro. Uno sciopero che ancora una volta ha visto come protagonisti i lavoratori di tutta la filiera nazionale della TNT da Napoli a Roma, da Firenze a Brescia e Milano, organizzati nel Sicobas.
Stasera, dopo una presenza davanti ai cancelli dell’ hub di Peschiera Borromeo, avevano deciso, con il supporto di numerosi compagni e compagne del Patto d’Azione per un fronte anticapitalista, di andare a presidiare il magazzino di San Giuliano in via del Tecchione, affittato dalla Tnt per evitare la pressione dei lavoratori in lotta. Proprio a San Giuliano nelle scorse settimane avevamo denunciato l’aggressione di una quarantina di bodyguard che ben al di fuori dei cancelli e quindi della loro normale zona di competenza avevano aggredito violentemente e spintonato i lavoratori e i solidali in lotta.
Questa notte la situazione è stata molto più grave perché appena arrivati ad un centinaio di metri dai cancelli, i lavoratori hanno trovato ad aspettarli una squadraccia vestita di nero, e sono stati immediatamente aggrediti e spintonati riuscendo però ad avanzare fino a qualche decina di metri dall’ingresso del magazzino dove il fronteggiamento è degenerato in un’aggressione violenta con pugni sul volto di compagni e lavoratori fino a quando un guardione prezzolato, vista la resistenza dei presenti, ha estratto un taser puntandolo contro i lavoratori.
Questa provocazione ha esasperato la situazione e solo la calma dei lavoratori e dei compagni e delle compagne ha impedito che l’aggressione si tramutasse in scontro aperto. Non era questo il nostro obiettivo perché l’obiettivo primario di questa lotta è, dopo il loro arbitrario licenziamento, quello del reintegro di tutti i lavoratori licenziati, e riuscire fermare il progetto dei nuovi padroni USA di calpestare la dignità dei lavoratori e determinare un utilizzo flessibile della mano d’opera a richiesta, pescando di volta in volta nella massa disperata di uomini e donne senza lavoro da spremere ed espellere dalla produzione in relazione alle esigenza del loro profitto.
Segnaliamo che alcuni di questi servi prezzolati portavano mascherine con le scritte fasciste boia chi molla, e credere obbedire combattere. Uno di questi, una montagna di muscoli e lardo si è esibito in un saluto romano per provocare i partecipanti al presidio.
I carabinieri presenti in assetto antisommossa hanno protetto i provocatori delegandogli l’uso della violenza fino a permettergli il fermo di 4 compagni lavoratori e delegati del Si Cobas con dolorose e soffocanti prese al collo per immobilizzarli dopo una caccia all’uomo dei lavoratori che si allontanavano per non essere investiti da un bilico che accelerava minacciosamente contro i presenti.
Se questa è probabilmente la nuova frontiera della legalità borghese che dovremo fronteggiare, lanciamo l’invito ad una partecipazione in massa alle prossime scadenze di lotta fino a che il nuovo padrone amerikano comprenderà che non potrà più calpestare impunemente diritti e dignità.
Alla fine di questo video si sentono bene le scariche elettriche del taser usato da bodyguard al servizio di Fedex-TNT:
I compagni e le compagne del Csa Vittoria – Milano