Brescia: Ennesimo processo contro le lotte sociali. 14 condanne e 7mila euro di sanzione

La casa è un diritto, criminale è chi lo nega non chi lo difende. Massima solidarietà dal Soccorso rosso proletario.

 

Due condanne a 9 mesi e dodici a 5 mesi, più una sanzione di 7mila euro. Tre le assoluzioni.

E’ la sentenza di primo grado pronunciata oggi dal Tribunale di Brescia contro le lotte sociali nel nostro territorio. I 17 attivisti dell’Associazione Diritti per Tutti e del movimento di lotta per la casa bresciano erano accusati di occupazione e interruzione di pubblico servizio per l’iniziativa di massa all’interno del comune di Capriolo, in provincia di Brescia, avvenuta dopo al termine del picchetto antisfratto dell’11 dicembre 2014 a Capriolo, in provincia, quando decine di compagne e compagni impedirono lo sfratto della famiglia di Moncef, allora 57enne, da quarant’anni in Italia, dove ha preso la cittadinanza, con moglie e tre figli minori, di cui uno disabile al 100 per cento e lui stesso invalido al 75% per problemi di cuore e diabete. Dopo il picchetto gli attivisti e gli inquilini resistenti occuparono il municipio del paese per chiedere soluzioni per la famiglia, dal momento che la stessa avrebbe avuto diritto a un alloggio ALER già da un paio di anni.

Stamattina l’udienza nella quale il pm aveva chiesto condanne di 1 anno e 3 mesi per due compagni per interruzione di pubblico servizio, e di 6 mesi per tutti gli altri.

Il collegamento dal Tribunale di Brescia appena giunta la sentenza con le voci degli avvocati dell’Associazione Diritti per tutti, Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini insieme alla testimonianza di Moncef. Ascolta o Scarica.