A L’Aquila il soccorso rosso proletario ha esposto striscioni contro la repressione antiproletaria e antipopolare, per la libertà di tutti i compagni prigionieri rinchiusi nelle carceri dell’imperialismo, davanti al Comune e al Tribunale: “sulla repressione non si tace, nessuna giustizia nessuna pace” lo slogan scandito contro il silenzio tombale di una città militarizzata ben prima del terremoto e del lockdown.
Nonostante il vento contrario, siamo riusciti a riprendere e a salvare il nostro striscione.
Successivamente ci si è spostati al carcere di massima sicurezza alle Costarelle di Preturo, per dare un saluto alla compagna Nadia Lioce, da 15 anni in isolamento totale in 41 bis.
Altri striscioni cartelli e manifesti contro il carcere tortura e il carcere assassino, per la libertà di tutti i prigionieri politici nel mondo, come Saibaba in India, il compagno palestinese Georges Ibrahim Abdallah e tutti i prigionieri politici turchi, sono stati apposti nella zona Ospedale – Università.
Domani si proseguirà con un diffuso attacchinaggio in centro storico