Spacciato come misura per consentire alle pubbliche amministrazioni il potenziamento delle proprie strutture “con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica“, il decreto del governo Meloni rinforza solo il sistema repressivo, con ben 2.100 assunzioni delle 3.000 previste, riservate alle forze dell’ordine.
Si potenziano le dotazioni organiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo delle Capitanerie di porto, dei Vigili del fuoco, del personale militare e di polizia e si prevede l’istituzione e la disciplina della carriera dei medici nel Corpo di Polizia Penitenziaria.
Una scelta che la dice lunga sulle priorità di questo governo fascista.