Notizia ANSA – ROMA, 11 AGO – E’ in corso lo sgombero di un campo nomadi nei pressi dell’Olimpica a Roma. Sul posto la polizia locale con diverse pattuglie. Secondo quanto si è appreso, al momento all’interno dell’insediamento sono state trovate circa 15 persone che verranno identificate.
All’art. 103, comma 6 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 e successive modificazioni (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) si legge: “L’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche
ad uso non abitativo, e’ sospesa fino al 30 giugno 2020.”
Evidentemente chi amministra la Capitale non sa o non vuole leggere ed approfitta dell’estate per riprendere la politica degli sgomberi e della gentrificazione. Nell’articolo Ansa si giustifica l’intervento con l’incendio scoppiato nei giorni scorsi in un autodemolitore vicino all’insediamento, che sollevò una nube di fumo che invase via del Foro Italico. Quindi invece di indagare sui motivi dell’incendio e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e di vita si sfolla il campo rom.
Di seguito il servizio di Radio Onda d’Urto
La sindaca Virginia Raggi annuncia che si ricandiderà, l’anno prossimo, alle elezioni amministrative. “Guardo a sinistra”, dice la Raggi, cercando una possibile intesa con il Pd, che però nicchia.
Per chiarire…cosa intenda la Raggi con “sinistra”, all’alba di oggi – martedì – la Polizia capitolina ha iniziato lo sgombero di un insediamento popolato da diverse famiglie, sopratutto rom, nella zona dell’Olimpica.
L’insediamento si trova nell’area dell’autodemolitore interessato nei giorni scorsi da un grosso incendio. Il Comune di Roma prova così a presentare quindi lo sgombero come un’operazione…ambientale. Le famiglie, le-i solidali e l’Associazione 21 Luglio raccontano tutta un’altra storia: “Con apposita deliberazione – spiega l’Associazione 21 luglio – il Comune di Roma ha annunciato lo sgombero dell’insediamento collocato da 30 anni in via del Foro Italico per la mattina di martedi 11 agosto alle ore 7,00. Sarà il primo di una lunga serie che metterà in strada, nei prossimi due mesi, più di 500 persone residenti nelle baraccopoli formali della Capitale. Queste azioni di sgombero sono illegali perchè nelle modalità risultano contrarie a quanto stabilitò dalla Convenzioni internazionali e dalla legislazione nazionale. Come accaduto in passato le autorità locali approfittano proprio del periodo agostano per promuovere tali azioni segnate dalla violenza e dalla violazione dei diritti umani. Ma i diritti umani non vanno in ferie!
Martedi 11 agosto, dalle 6,30 del mattina, ci saremo anche noi, in maniera pacifica e civile, alle porte dell’insediamento. Faremo colazione insieme ai bambini delle famiglie rimaste ed aspetteremo le ruspe comunali. Agli operatori incaricati dello sgombero (funzionari comunali, forze di polizia, operatori sociali…) consegneremo copia del Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020 che, nelle successive modificazioni, ordina la moratoria degli sgomberi sul territorio nazionale fino al 31 dicembre 2020. Un’azione di resistenza per continuare a chiedere alle autorità locali la sospensione di ogni sgombero forzato che interessa le baraccopoli romane che non preveda una genuina consultazione e un’alterantiva alloggiativa adeguata per le vittime dello sgombero. Così come previsto dal diritto internazionale e dalla legge italiana”.
Dal campo di via del Foro Italico con noi una compagna di Radio Onda Rossa, storica emittente radiofonica militante dell’etere romano. Ascolta o scarica